Social eating: il gioco della condivisione tra i doni della terra e i piaceri del vino

40,00

Social Eating – esperienza gastronomica completa

“Solo nel piacere è possibile condividere la bellezza!” 

La 7^ edizione di “Domus e Lollas de Samassi” nel suo viaggio tra le case e i sapori di Samassi lancia l’home restaurant in formula social eating: un mangiare sociale che diventa condivisione, rafforzamento dei rapporti sociali, arricchimento culturale e umano, libero sfogo ai piaceri della cucina, sia dal punto di vista dell’host che ospita e prepara, sia da quello di chi ama mangiare e stare in compagnia. 

Il tema di questo incontro sarà il gioco della condivisione e il gusto come esperienza: un tripudio di sapori, intrecci, aneddoti, digressioni filosofiche, snodi simposiaci e piaceri del convivio. Padrona di casa e anfitrione del succulento pranzo che vi aspetta sarà Ilaria, cultrice del logos sympotikos, che associa il bere e mangiare al nutrimento intellettuale della conversazione. Il vino sarà il nostro mediatore di relazione e virtuoso intreccio di tradizioni, giochi, doni, estetica del gusto e cultura dell’incontro. 

Un pranzo che vuole, nel suo piccolo, contribuire a innalzare il livello di consapevolezza dell’interdipendenza e delle connessioni che costituiscono la vita e i suoi meravigliosi intrecci. E lo fa attraverso il gusto speciale dell’esperienza!   

Esperienza gastronomica destinata a un numero ristretto di persone, solo 6 partecipanti! È obbligatoria la prenotazione con l’acquisto online del biglietto 

 

Esaurito

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Descrizione

Social Eating: il gioco della condivisione tra i doni della terra e i piaceri del vino 

Con questo incontro ispirato al logos del simposio proveremo insieme a godere di ogni intreccio prezioso offerto dai doni della terra di Samassi con un’esperienza gastronomica peculiare.  

In quest’epoca di grandi mutazioni ambientali e antropologiche è primaria l’esigenza di proporre anche nel cibo il recupero di una dimensione olistica e relazionale propria della convivialità e del benessere alimentare. Un approccio che può aiutaci a restaurare un colloquio di qualità tra le propaggini del sentire e i pilastri fondamentali della conoscenza. 

Proveremo insieme a rivolgere un cambio di prospettiva dal “mondo del vino”, fatto di competenze, giudizio, rigidità, tecnicismi pomposi e analisi sensoriali al “vino nel mondo”, fatto di vita, calore, punti di riflessione e incontro. Una cosmologia relazionale dove tutto è connesso: il racconto, la percezione, la musica, il ricordo, il gioco, il discorso, l’intelletto e l’emozione, il piacere della buona tavola e l’amore per la conoscenza, l’etica ed estetica del gusto. 

Il gusto è percezione multisensoriale ma è anche compito, può rivelare nuovi sentieri creativi. Nel ritorno al centro profondo di sostanza può rivelarsi una delle possibili chiave di svolta! 

Scandaglio rivelatore dell’anima umana e connettivo del nostro pranzo ai sapori e alle essenze di Samassi sarà il vino, fonte di ispirazione del concetto di simposio ed elemento funzionale alla socializzazione e allo scambio di idee. Gli antichi greci consideravano il vino capace di favorire proprio questo scambio culturale, grazie alla sua innata capacità di “aprire le menti”, “sciogliere le lingue” e portare “alla scoperta del proprio Io”. 

Durante il pranzo verrete guidati in un gioco peculiare dedicato al simposio e alla condivisione della condivisione dei piaceri del vino. Tra i commensali verrà estratto con il lancio dei dadi, il simposiarca del pranzo, cioè colui che si occuperà di sovrintendere al gioco delle mescite del vino e dare il via alla discussione degli argomenti scegliendo, a turno, il commensale che dovrà immergere la mano nel cratere del logos ed estrapolare un foglio che racchiude al suo interno la parola chiave che sancirà il passaggio da un confronto all’altro: ora politico, ora filosofico, ora scientifico, ora etico, ora ludico, ora educativo. Dipenderà dal volere del logos del vino!

I nostri vini saranno bevuti puri e mescolati con i piaceri propri del simposio: letizia (eufrosvne), grazia (chàris), serenità (esukìa) e piacere della bellezza (hedonè). Col gusto dell’esperienza impareremo ad accarezzarli nel profondo e a conoscere due volti attuali del piacere: un piacere puro, una percezione “nuda”, autentica, non intenzionale, legata al ricordo dell’infanzia, e un piacere velato che si “veste” di cultura e diviene gusto codificato.

Questi piccoli grandi doni e piaceri verranno dosati in un gioco sapiente che li mescola insieme secondo misura. L’esperienza del gusto può esaurirsi con il consumo, mentre il gusto dell’esperienza lascia una traccia indelebile, diventa vita, memoria, relazione, connessione. Occorre sviluppare una sensibilità sempre più vasta per padroneggiare il giusto atteggiamento flessibile che ci connette all’essenza delle cose e ci svela piano! 

 

🍷Vi aspettiamo nel nostro home Reastaurant a Samassi!  

 

 

 

 

 

  

Informazioni aggiuntive

L’attività comprende:

✓Aperitivo di benvenuti in cortile tra le lollas della casa di terra
✓Esperienza gastronomica con Pranzo ai sapori e doni della terra di Samassi servito a tavola
✓Simposio – il Gioco della condivisione: tra i commensali verrà eletto il simposiarca del pranzo, cioè colui che si occuperà di sovrintendere al gioco delle mescite del vino, decidere il tipo di brindisi, versare il vino ai partecipanti e dare il via alla discussione degli argomenti con il lancio del dado che permetterà, di volta in volta, al commensale estratto a sorte di immergere la mano nel Cratere del Logos ed estrapolare un foglio che racchiude al suo interno la parola chiave che sancirà il passaggio da un confronto all’altro: ora politico, ora filosofico, ora scientifico, ora etico, ora ludico, ora educativo. Dipenderà dal volere del Cratere del Logos che donerà parole chiavi, spunti e suggestioni

Menù pranzo:

Menù I Doni della Terra

ANTIPASTO
Frittelle gustose ai carciofi
Tagliere di mustela e salsicce
Olive di famiglia condite
Pai Indorau, il pane dorato della tradizione
Vino Vermentino delle Tenute Evaristano

LASAGNE BIANCHE AI CARCIOFI
GNOCCHI DI PATATE CREMOSI AI BOCCIOLI DI CARCIOFO
Vino Bovale delle Tenute Evaristano

AGNELLO CON I CARCIOFI
CONTORNO DI VERDURE DI STAGIONE
Vino Bovale delle Tenute Evaristano

FRUTTA DI STAGIONE
CREMA ALLO ZAFFERANO E CRUMBLE CROCCANTE
Vino Malvasia di Nicola Cabiddu

Simposio: le Regole del Gioco

Il simposio è un po’ il gioco della condivisione, luogo e occasione della ricerca del piacere. Un gioco rotondo e circolare in cui scorrevano le coppe, da sinistra verso destra, e così le parole: i calici, il cratere colmo di vino – e di gioia, uno dei suoi nomi – le emozioni, i saperi, le regole, i sentimenti, le tradizioni. 

Tra i commensali verrà estratto a sorte  il simposiarca del pranzo, cioè colui che si occuperà di sovrintendere al gioco delle mescite del vino, versare il vino ai partecipanti, decidere il brindisi, dare il via alla discussione degli argomenti scegliendo, a turno, il commensale che dovrà immergere la mano nel cratere del logos ed estrapolare un foglio che racchiude al suo interno la parola chiave che sancirà il passaggio da un confronto all’altro: ora politico, ora filosofico, ora scientifico, ora etico, ora ludico, ora educativo. Dipenderà dal volere del logos del vino!   

Gli antichi greci non bevevano il vino puro — che dobbiamo immaginarci come una bevanda più forte di quella che conosciamo oggi — ma lo mescolavano con acqua in uno speciale recipiente di ceramica, il cratere, l’elemento chiave di ogni condivisione. Secondo la regola generale, la miscela era di due parti di vino per cinque parti d’acqua, oppure una parte di vino e tre di acqua. Questa poteva essere addolcita con miele, una spolverata di radici di spezie e formaggio.  

Non abbiate alcun timore, i nostri vini saranno bevuti puri e mescolati solo con le parole gentili del cratere e la gioia dell incontro con i piaceri propri del simposio: letizia (eufrosvne), grazia (chàris), serenità (esukìa) e piacere della bellezza (hedonè).

Col gusto dell’esperienza impareremo ad accarezzarli nel profondo e a conoscere altri due volti del piacere: un piacere puro, una percezione “nuda”, autentica, non intenzionale, legata al ricordo dell’infanzia, e un piacere velato che si “veste” di cultura e diviene gusto codificato.

🍷Vi aspettiamo a Samassi!  

Crediti

Pranzo a cura di Ilaria Serci, padrona di casa, insegnante di filosofia e cultrice del logos sympotikos, che associa il bere e mangiare al nutrimento intellettuale della conversazione.  

Chi meglio di Ilaria può raccontarci cosa rappresenta la filosofia nella sua vita:  

“Quando ho incontrato la filosofia è stato amore a prima vista. Della filosofia amo la meraviglia e il senso della scoperta. La filosofia per me è come un prisma che mi porta a vedere la realtà in diverse prospettive. Non posso dire di avere un filosofo preferito perché ognuno di loro mi regala una visione della realtà diversa. In questo incontro il nostro filosofo di riferimento sarà il grande Platone e in particolare il Simposio che unisce al piacere del vino e del buon cibo il piacere della discussione” 

“Perché mi piace insegnare filosofia.. mi piace perché insegno ai ragazzi a riflettere razionalmente sulla realtà, a non accontentarsi della prima risposta a indagare e ad avere senso critico. A volte ci riesco altre volte no” 

 

 

 

Ritrovo

Casa Palmas Serci – via Risorgimento, 134 – 09030 Samassi (SU)

Questo il Punto Google Maps: https://maps.app.goo.gl/mGpXdXN5oxwLrMZWA