Descrizione
Social Eating: il gioco della condivisione tra i doni della terra e i piaceri del vino
Con questo incontro ispirato al logos del simposio proveremo insieme a godere di ogni intreccio prezioso offerto dai doni della terra di Samassi con un’esperienza gastronomica peculiare.
In quest’epoca di grandi mutazioni ambientali e antropologiche è primaria l’esigenza di proporre anche nel cibo il recupero di una dimensione olistica e relazionale propria della convivialità e del benessere alimentare. Un approccio che può aiutaci a restaurare un colloquio di qualità tra le propaggini del sentire e i pilastri fondamentali della conoscenza.
Proveremo insieme a rivolgere un cambio di prospettiva dal “mondo del vino”, fatto di competenze, giudizio, rigidità, tecnicismi pomposi e analisi sensoriali al “vino nel mondo”, fatto di vita, calore, punti di riflessione e incontro. Una cosmologia relazionale dove tutto è connesso: il racconto, la percezione, la musica, il ricordo, il gioco, il discorso, l’intelletto e l’emozione, il piacere della buona tavola e l’amore per la conoscenza, l’etica ed estetica del gusto.
Il gusto è percezione multisensoriale ma è anche compito, può rivelare nuovi sentieri creativi. Nel ritorno al centro profondo di sostanza può rivelarsi una delle possibili chiave di svolta!
Scandaglio rivelatore dell’anima umana e connettivo del nostro pranzo ai sapori e alle essenze di Samassi sarà il vino, fonte di ispirazione del concetto di simposio ed elemento funzionale alla socializzazione e allo scambio di idee. Gli antichi greci consideravano il vino capace di favorire proprio questo scambio culturale, grazie alla sua innata capacità di “aprire le menti”, “sciogliere le lingue” e portare “alla scoperta del proprio Io”.
Durante il pranzo verrete guidati in un gioco peculiare dedicato al simposio e alla condivisione della condivisione dei piaceri del vino. Tra i commensali verrà estratto con il lancio dei dadi, il simposiarca del pranzo, cioè colui che si occuperà di sovrintendere al gioco delle mescite del vino e dare il via alla discussione degli argomenti scegliendo, a turno, il commensale che dovrà immergere la mano nel cratere del logos ed estrapolare un foglio che racchiude al suo interno la parola chiave che sancirà il passaggio da un confronto all’altro: ora politico, ora filosofico, ora scientifico, ora etico, ora ludico, ora educativo. Dipenderà dal volere del logos del vino!
I nostri vini saranno bevuti puri e mescolati con i piaceri propri del simposio: letizia (eufrosvne), grazia (chàris), serenità (esukìa) e piacere della bellezza (hedonè). Col gusto dell’esperienza impareremo ad accarezzarli nel profondo e a conoscere due volti attuali del piacere: un piacere puro, una percezione “nuda”, autentica, non intenzionale, legata al ricordo dell’infanzia, e un piacere velato che si “veste” di cultura e diviene gusto codificato.
Questi piccoli grandi doni e piaceri verranno dosati in un gioco sapiente che li mescola insieme secondo misura. L’esperienza del gusto può esaurirsi con il consumo, mentre il gusto dell’esperienza lascia una traccia indelebile, diventa vita, memoria, relazione, connessione. Occorre sviluppare una sensibilità sempre più vasta per padroneggiare il giusto atteggiamento flessibile che ci connette all’essenza delle cose e ci svela piano!
🍷Vi aspettiamo nel nostro home Reastaurant a Samassi!